Terzo Convegno Annuale sulla Povertà Energetica: Strategie multidimensionali e sinergie territoriali
Il 22 marzo, a Roma, ha avuto luogo il Terzo Convegno Annuale sulla Povertà Energetica organizzato da AISFOR, in collaborazione con RETE ASSIST e Coordinamento Agenda 21.
Uno degli strumenti chiave per affrontare la povertà energetica è rappresentato dall’ iniziativa EPAH (Energy Poverty Advisor Hub), avviata nel 2020 sotto l'egida della Commissione europea e supportato da diversi partner internazionali, tra cui proprio AISFOR. Questo innovativo programma si propone di offrire assistenza tecnica ai comuni, attraverso una combinazione di supporto diretto, formazione online e attività di ricerca. Marina Varvesi, responsabile dell'Area Ricerca e Innovazione presso AISFOR, ha sottolineato l'importanza di un approccio multidimensionale per contrastare la povertà energetica.
Una delle iniziative più significative è la creazione dell'Atlas EPAH, un database interattivo che raccoglie tutte le iniziative nazionali e internazionali volte a contrastare la povertà energetica. Questo strumento, insieme al nuovo Atlas lanciato dalla no-profit RETE ASSIST, rappresenta una risorsa preziosa per individuare e coordinare le azioni a sostegno delle persone più vulnerabili.
Enrico Bonacci, membro della segreteria tecnica del Dipartimento Energia del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), ha ribadito l'importanza di affrontare la sfida della povertà energetica con misure strutturali efficaci. Secondo Bonacci, una definizione precisa del fenomeno è fondamentale per identificare le persone vulnerabili e organizzare interventi di sostegno che vadano oltre i tradizionali bonus energetici.
Bonacci ha messo in evidenza che, sebbene i bonus rappresentino misure efficaci nel breve termine, non sono sufficienti come soluzione a lungo termine. Il MASE sta pertanto lavorando su misure di efficientamento energetico che comprendono una varietà di interventi. Una consultazione pubblica sul conto termico sarà presto disponibile sul sito del MASE, segno tangibile dell'impegno del Ministero verso questo obiettivo.
Bonacci ha confermato inoltre il ruolo fondamentale del Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (Pniec) come strumento programmatico. Il MASE si impegnerà nella trasposizione della direttiva europea sull'efficienza energetica in normativa nazionale attraverso la prossima Direttiva sull'Efficienza, dimostrando così un impegno concreto nella lotta alla povertà energetica.
I comuni italiani stanno svolgendo un ruolo fondamentale nel fronteggiare la povertà energetica. Arezzo, ad esempio, ha adottato misure come gli sportelli energia e il tutoraggio attivo per supportare i cittadini in difficoltà. Secondo Alessandro Fronzoni, direttore del Servizio Ambiente, clima e protezione civile, la sfida principale consiste nell'attuare un approccio solidaristico che coinvolga istituzioni pubbliche, servizi sociali, scuole e privati.
Le persone a rischio di povertà energetica includono famiglie a basso reddito, monogenitoriali, donne, pensionati, anziani e persone con disabilità. Enzo Bartoletti, responsabile S.O. Energia e Clima, sottolinea l'importanza di fornire un supporto a più livelli per tutti i soggetti a rischio. Il comune di Parma, ad esempio, ha istituito uno sportello dedicato all'uso consapevole dell'energia nell'ambito dell'edilizia sociale.
Inoltre, diversi comuni italiani hanno aderito al PAESC (Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima), inserendo il tema della riduzione della povertà energetica tra i propri obiettivi di programmazione energetica. Alessandro Rossi, responsabile Energia e Clima dell'ANCI Emilia-Romagna, sottolinea l'importanza del coinvolgimento degli enti territoriali e dei loro dipendenti nella lotta alla povertà energetica.
Il progetto Città 30, adottato da nove comuni italiani tra cui Bologna, rappresenta un esempio di politica territoriale all'avanguardia. Secondo Annalisa Boni, assessora ai Finanziamenti europei e Transizione Ecologica di Bologna, questo progetto mira non solo a obiettivi climatici, ma anche a migliorare la qualità dell'ambiente urbano e promuovere lo sviluppo socioeconomico, inclusa l'autonomia energetica e la creazione di nuovi posti di lavoro. Coinvolgere attivamente i cittadini rappresenta una sfida cruciale per il successo di tali iniziative.
In conclusione, la lotta alla povertà energetica richiede un impegno congiunto e coordinato da parte di istituzioni, società civile e cittadini, con un focus particolare sull'innovazione, la formazione e la sensibilizzazione per creare soluzioni sostenibili e inclusive.
Presto sul sito di RETE ASSIST troverete disponibili in allegato tutte le slide dei relatori e i video dei singoli interventi.